mercoledì 28 marzo 2007

VS COMUNE DI FAENZA E NON SOLO

come ogni giovedì (da alcuni anni a questa parte), anche domani ci sarà il cosiddetto blocco del traffico a faenza. il sindaco ordina e la cittadinanza passivamente esegue. sia ben chiaro, l'inquinamento è un problema ormai troppo grave per non essere affrontato però, a pensarci bene (ma anche pensandoci poco), si può facilmente capire quanto questo tipo di provvedimento sia assolutamente inutile e privo di senso. il discorso sarebbe lunghissimo, ma cercherò di sintetizzarlo in pochi punti schematici:
1. che apporto può dare alla soluzione del problema il blocco del traffico di una città di 50000 abitanti?
2. (vedi 1) la gente ovviamente si deve comunque muovere; pertanto il blocco è assimilabile e realizzabile solo se i mezzi privati sono sostituiti da mezzi pubblici (magari meno inquinanti che si può, come a faenza), tutt'ora ovviamente scarsamente diffusi in una città così piccola
3. il blocco è rivolto a tutti tranne a soli...32 casi! che, tolte le emergenze, potrebbero essere tranquillamente ridotti a meno di 10: in poche parole un privato su una vettura nuova euro4 diesel non può girare, ma una macchina del comune (di solito euro0) può senza problemi
4. esempio pratico di paradosso (come il mio, sul serio): se uno lavora all'interno dell'area "vietata", nei giorni di blocco percorre per forza un tragitto uguale o maggiore a quello che percorre di solito: credete che spostare il problema da una strada all'altra lo risolva davvero? anzi, forse lo aumenta!!!
morale della favola?
- se si fa un divieto, lo si deve fare x tutti, emergenze escluse.
- se si vuole combattere l'inquinamento prodotto dalle automobili, si deve come prima cosa ridurre il numero delle automobili potenziando mezzi pubblici a basso inquinamento, e poi, se non basta, limitare la circolazione delle vetture; ma non abbassando il limite di emissioni ogni anno (prima euro2, poi euro3, euro4...) per costringere i privati a comprare sempre auto nuove.
- se si vuole combattere una battaglia seria, la si combatte tutti i giorni, non un giorno o due (preferisco non parlare della ridicola domenica senz'auto) su sette.
ci sarebbero tante altre cose da dire (tipo che le quantità di pm10 nell'aria dipendono troppo dalle condizioni atmosferiche (pioggia e vento) per essere limitate da un blocco giornaliero...), ma mi è venuto l'arterio e mi fermo qua.
purtroppo, o per fortuna, in questi casi credo che la soluzione risieda non tanto in qualche provvedimento amministrativo (necessario, è ovvio) quanto nel buon senso (spirito di sopravvivenza?) dei singoli cittadini.

per andare al lavoro io faccio 4 tragitti giornalieri di poco superiori ai 4km l'uno: andata e ritorno la mattina, andata e ritorno il pomeriggio.
la mattina uso: la macchina (euro4 diesel) quando piove; il motore (omologato anche x il blocco) da novembre a marzo compresi; la bici le altre volte
il pomeriggio uso: la macchina da novembre a marzo compresi; il motore le altre volte

lungi da me il pensiero di sentirmi un modello da imitare, anzi, sia chiaro, lo scrivo perchè chi fa come me in realtà dovrebbe fare di più.

Nessun commento: