mercoledì 6 giugno 2007

ASSEMBLEA PUBBLICA

dubito che questa assemblea possa davvero portare cambiamenti tangibili all'attuale difficile(?!?) rapporto che esiste tra amministrazione pubblica e cittadini a faenza. tuttavia mi va di postare comunque qualcosa sull'argomento perchè anche se, come temo, tale assemblea non porterà a nulla di buono, almeno rappresenta un segnale (non il primo, sia ben chiaro) di come certe scelte non possano essere prese unilateralmente a completo svantaggio di coloro (pochi o molti che siano, non importa) i quali non possono fare nulla per far valere le proprie opinioni.

p.s.: nel frattempo colgo anche l'occasione per segnalare il blog faenzattiva che ho scovato qualche tempo fa; non conosco chi lo gestisca, ma immagino sia faentino... non che condivida in toto tutti i loro post, però è un blog molto attivo (appunto) sulla nostra città in generale e sul tema dell'inquinamento in particolare. se a qualcuno interessa...

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Negli organizzatori dell'assemblea di cui parli c'è il comitato "Nuovo quartiere San Rocco". Per me, loro sono un esempio di come il problema ambiente e inquinamento possa venire oltremodo strumentalizzato. E' sorto ad hoc per protestare contro la fabbrica Gigacer e siccome non piace averla di fianco a casa (chi vorrebbe come vicino un'industria?)cerca ragioni popolari e demagogiche (gli asili dei bambini!!!!) per mandarla via.
Non so se è il modo giusto di operare e non vedo niente di buono in un'assemblea promossa da loro.

iorio ha detto...

sinceramente non so se questa assemblea sia il metodo giusto per esprimere certe opinioni (e dubito che porterà a qualche tipo di conclusione) ed è anche in parte vero che il problema in questione sia stato strumentalizzato.
tuttavia il nocciolo del problema non è tanto l'inquinamento (ambientale, acustico, ecc..) in sè, quanto la scelta di collocare l'industria in quel sito.
fino a pochi mesi prima dell'inizio lavori, lì doveva sorgere un deposito per camion, che non è equiparabile ad una fabbrica che ti fa tramontare il sole almeno un'ora prima. e non mi si dica che non c'erano altri posti, dato che secondo l'ultimo prg tutta quella fascia che parte dalla fabbrica in questione fino al casello (e sono un paio di chilometri) è stata interamente destinata ad attività produttive.
poi, con procedimenti fin troppo rapidi per il nostro paese (diciamo pure a tempo di record e non scherzo) è spuntata tale fabbrica, senza che i "vicini" ne venissero a conoscenza: loro sapevano del deposito e, lasciando stare gli asili, una fabbrica vicino casa te la svaluta parecchio, e ti scoccia molto se l'hai appena comprata...
io non conosco le persone che fan parte di questo comitato e a priori non posso esprimermi in modo contrario: di sicuro non avranno pienamente ragione, però dubito che abbiano pienamente torto.

Anonimo ha detto...

Io non dico che il comitato ha sicuramente torto, però credo che abbia ragioni molto scarne in confronto alle ragioni di chi ha preso determinate decisioni.
Innanzitutto a livello di inquinamento un parcheggio di camion credo ne faccia di più e anche se sarebbe stato sicuramente meno vistoso, avrebbe creato più problemi di traffico. Insomma tra industria e camion scelta ardua. Chi ha comprato casa lì, è stato svantaggiato, ma l'ha pagata meno che in una zona residenziale.
Inoltre il fatto che venisse realizzata un'industria in quel luogo è stato esposto correttamente, come da leggi e regolamenti (un mese in comune) ma nessun politico ne ha visto un problema (dopo l'agitazione Forza Italia ha fatto sua la battaglia...). Infine, il comune è stato velocissimo nei provvedimenti poichè l'industria doveva essere in produzione a settembre 2007. Siccome il comune di Faenza ha strappato l'azienda al comune di Bagnacavallo (aveva già preso le autorizzazioni per collocarsi vicino al nuovo casello)ha garantito il rispetto dei tempi.
Il comune di Faenza ha voluto nel suo territorio questa industria primo perchè è di ceramica e contribuiva alla fama di Faenza, per secondo poichè, dopo che l'I.C.F ha mandato via 50 persone, c'era bisogno di occupazione.
Scelte molto ragionevoli e condivisibili.

Mec ha detto...

Bè non entro nel merito della discussioneperchè mi sembra che le vostre posizioni siano entrambe "mature" e "costruttive"... quindi meglio concentrarci su altre cose: ...quando abbattiamo l'antennone? :-)

iorio ha detto...

ma non doveva decollare?!?
houston, houston....

Anonimo ha detto...

anch'io non entro nel merito della discussione, soprattutto perchè non sono ferratissima in materia..
concordo con miky sull'esigenza del comune di creare nuovi posti di lavoro, vista la situazione pessima delle aziende faentine..
ma concordo anche con giorgio sulla pessima scelta del luogo di insediamento della fabbrica..
se si pensa soprattutto che li a pochi metri doveva sorgere un campetto da calcio..
sia che nascesse un deposito camion, sia che nascesse una fabbrica, la posizione era decisamente sbagliata.
c'è tanto posto nella zona "industriale" di faenza che non non vedo la necessità di piazzarla a 2metri dalle abitazioni...
per quanto rigarda i tempi record..beh io un'ideuzza l'avrei..soprattutto quando in ballo ci sono interessi economici privati di sindaco e vicesindaco..che,casualmente, sono comproprietari con il Sig.Morini della GIMO..società immobiliare che si è occupata dell'affare Gigacer..