martedì 12 giugno 2007

LAVORO? PIU' O MENO...

avevo intenzione di scrivere qualcosa sulla triste condizione in cui si trovano la maggiorparte dei neolaureati in architettura italiani, o almeno di tutti quelli che conosco. poi ho letto questo articolo e mi sono depresso ancora di più. tra tutti i neoarchitetti che conosco (laureatisi negli ultimi due anni), credo che solo il 5% possa vantare un contratto regolare (ovviamente a progetto, della durata di 6/12 mesi) che garantisca uno stipendio netto superiore ai 500 euro.
tutti gli altri o lavorano in nero (magari con stipendi saltuari, ovvero paghetta ogni due o tre mesi), o hanno un contratto sì regolare ma quasi senza stipendio o lavorano brutalmente gratis.
capisco che un neoarchitetto abbia un'indipendenza lavorativa pressochè nulla, però non è possibile studiare fino a 25 anni (se fai presto) per poi lavorare almeno altri 5 anni (ma spesso anche 8/10) con uno stipendio che non permette non tanto di programmare, ma nemmeno di sperare di programmare il proprio futuro (una casa?!?).
finchè la situazione non cambia, se uno non vuole vivere in casa fino ad almeno 35 anni l'unica soluzione valida sembra ahimè quella più drastica: lavorare\vivere all'estero per qualche anno abbandonando ogni legame italiano.
oppure una giovane coppia se ne può tranquillamente andare a vivere insieme in un piccolo bilocale facendo la fame (dato che uno stipendio su due se ne va nell'affitto...)

sigh!

1 commento:

Anonimo ha detto...

cavolo..davvero una brutta situazione..e hai davvero ragione ad essere arrabbiato e amareggiato..e io che pensavo che il mio contratto facesse schifo..!