dom 09.08.09
faenza - bologna
km 65 circa
volo bologna - paris - lisboa
ci siamo fatti scarrozzare fino all'aeroporto di bologna e qui abbiamo constatato che fare il check-in online conviene eccome: almeno mezz'ora di fila risparmiata. poi il volo, con primo scalo all'aeroporto charles de gaulle di parigi. non sono mai stato nella capitale francese, ma vista dall'alto è davvero suggestiva (v. foto), oltre che immensa.
nell'aeroporto abbiamo sostato un paio d'ore, giusto il tempo di vedere la nazionale finlandese di basket: tre giocatori li ho pure riconosciuti, ma chiedere l'autografo a koponen mi è sembrato troppo. poi siamo ripartiti, stavolta diretti all'aeroporto di lisbona: l'aeroporto è situato nella periferia della città e gli aerei, atterrando, passano davvero vicino alle case. tornati coi piedi per terra, siamo saliti su una navetta (aeroshuttle) con cui abbiamo raggiunto il centro e da qui, a piedi, il nostro alloggio, ovvero il residencial mar dos açores, constatando a nostre spese una delle caratteristiche della città: la totale assenza di strade pianeggianti (salvo la zona in riva al fiume) nonchè di marciapiedi accessibili a portatori di handicap. non che fosse il nostro caso... ma con le valigie al seguito ti devi sudare ogni metro. il residencial (prenotato da casa) non costa tanto, 45 euro a camera colazione compresa, ma è senza ascensore (almeno eravamo al primo piano) e soprattutto la camera non era proprio una suite: molto piccola (bisognava incastrare le valigie per muoversi) e seppur dotata di ampia finestra, questa non era rivolta all'esterno, ma verso una sorta di veranda di servizio all'hotel (quindi spesso e volentieri ci passava qualcuno). in poche parole, avendo il bagno in camera, ogni volta che facevamo la doccia la stanza diventava una sorta di palude nebbiosa, visto che la finestra potevamo aprirla solo pochi minuti al giorno. la sera ci siamo poi incontrati nella centralissima piazza del rossio con due nostri compagni di viaggio, almeno per i primi giorni. con loro abbiamo cenato in un locale che da solo vale il prezzo del viaggio: restaurante "o paraiso", una specie di garage adibito a ristorante. quando siamo entrati, in tv era appena iniziata la partita di supercoppa portoghese (poi vinta dal porto) e i nostri piatti sono arrivati nel recupero del secondo tempo... e il locale aveva ben altri tre tavoli! e per fortuna che alla fine del primo tempo l'oste ha mandato via un gruppo di tedeschi, dicendo loro che aveva già quattro tavoli da servire!! un grande. ma la chicca è stato forse il conto scritto sulla tovaglietta di carta (28 euro in quattro, cena a base di pesce e vino...). alla fine ci ha pure offerto un bicchiere di grappa e noi ci siamo sentiti in dovere di fare una foto con lui (nella foto, da sinistra: giulio, il sottoscritto, mr. paraiso, fra, matteo e un'avvenente signora al bancone).
info: altra peculiarità portoghese sono gli autobus che vanno "chiamati", ovvero bisogna sporgersi col braccio verso la carreggiata, altrimenti tirano dritto.
info 2: se vi piace il baccalà, prendete cittadinanza portoghese. lo fanno davvero in mille modi, meglio ancora se accompagnato da abbondante vinho verde... peccato per le quantità industriali di aglio nel piatto, la mattina vorresti stare lontano da te stesso.
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2 anni fa
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